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Chi è Sergio Milesi: l’imprenditore che ha fatto chiudere tutte le sale LAN d’Italia

Dopo un esposto (ingiusto ed insensato) all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono state chiuse tutte le sale LAN d’Italia: ecco chi è Sergio Milesi ed il suo esposto

La settimana si avvia verso la sua conclusione con un vero e proprio terremoto che sta sconvolgendo il settore delle sale LAN, dei simulation center e dell’eSports in Italia.

Oggi 30 aprile i proprietari dei centri di simulazione e delle sale LAN ed eSports si sono risvegliati con le proprie attività sotto sequestro per volere dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli (ADM).

La decisione sarebbe stata presa dopo un esposto di un imprenditore, tale Sergio Milesi) che le ha accusate di fare concorrenza alle sale gioco d’azzardo tradizionali, senza nemmeno sapere la differenza tra Gioco d’Azzardo ed ESports.

I bersagli dell’esposto, nello specifico, sono tutti quei locali in cui è possibile giocare a pagamento senza poter tuttavia guadagnare dalla sessione di gioco, non costituendo quindi gioco d’azzardo, ma essendo paragonabili a delle “giostre”.

Questi locali, secondo l’accusa, utilizzerebbero computer, console e periferiche non omologate e quindi non controllate, a differenza delle macchine che invece vengono utilizzate nelle sale giochi tradizionali per il gioco d’azzardo, che necessitano di controlli e costi onerosi per poter essere impiegate.

A farsi promotori della divulgazione della notizia ci hanno pensato, tra gli altri, l’l’Esport Palace di Bergamo e PC Teklab Milano, che attraverso i propri canali social hanno testimoniato l’affissione dei sigilli sulle proprie apparecchiature da parte dell’ADM. Alla luce di ciò, dovranno rimanere chiuse fino a nuovo ordine.

L’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli fa chiarezza sulla situazione con la Circolare N. 14 del 26 aprile 2022, reperibile a questo indirizzo. L’ADM spiega che “la messa a disposizione a titolo gratuito in locali aperti al pubblico degli apparecchi di cui all’art. 110, comma 7, del TULPS non esime dall’obbligo di osservanza delle disposizioni vigenti e dal pagamento della relativa imposta”.

Dunque i titolari degli esercizi che hanno installato e messo a disposizione anche gratuitamente degli apparecchi senza vincita in denaro (inclusi quindi sale eSport, sale LAN e centri di simulazione) devono assicurarsi che siano:
sottoposti ad omologa/certificazione,
muniti di titoli autorizzatori,
soggetti al pagamento dell’Imposta sugli intrattenimenti (ISI).
La circolare spiega inoltre che il termine ultimo per la presentazione dell’istanza di rilascio/sostituzione del nulla osta per gli apparecchi era fissata per oggi 30 aprile, dunque tutti i proprietari che non hanno provveduto all’omologazione e/o certificazione dei loro apparecchi mediante il pagamento del titolo autorizzatorio sono incorsi nel sequestro delle proprie macchine. In altre parole, devono adeguarsi alle normative vigenti. Maggiori dettagli possono essere trovati nella Circolare N. 14 del 26 aprile 2022.

La questione incredibile è che in Italia si paragoni un simulatore di guida ad una Slot Machine e che dall’ADM si richieda un’omologazione di apparecchi che servono soltanto a giocare una partita di calcio senza premi in denaro o a fare una corsa con gli amici.